Tra mente e cervello le origini della PSICOLOGIA

 La psicologia ha tardato a svilupparsi come scienza sperimentale, la sua nascita è datata nel 1879, hanno di creazione a Lipsia da parte del filosofo Wilhem WUNDT, le ragioni di tale ritardo sono duplici 

-La prima è legata al fatto che “fare psicologia” è quotidiano e quindi non se ne avvertiva il bisogno.

-La seconda è la natura stessa dio ciò che c’è da osservare, i processi mentali e psichici che non sono visibili.                     I metodi di Wundt si basavano sull’ INTROSPERAZIONE ovvero guardare dentro se stessi. 

La via di vedere dentro se stessi sembrava buona ma ciò nonostante portava pericoli : è difficile essere sia osservatori che oggetto di osservazione, c’è sempre il rischio di semplificare o di inventare quello che pensiamo sia dentro la nostra testa. 

Sigmund FREUD introdusse pochi anni dopo la morte di Wundt l’INCONSCIO (processi della nostra psiche che non siamo consapevoli). La psicologia viene anche chiamata scienze del comportamento.

Le radici della psicologia affondano nella filosofia antica Platone, Aristotele… La psicologia viene indagata da domande relative all’anima umana. Platone fu il primo a suggerire che il cervello fosse la sede dell’anima. Per Aristotele la mente è tabula rasa (superficie non scritta), Avicenna, filosofo persiano fu il primo a scoprire le fobie.        La posizione che considera corpo e mente distinti è detta DUALISMO, mentre quella opposta che considera lo spirito solo una manifestazione del corpo è detta FISICALISMO. 

Le scuole del empirismo e dell’ razionalismo ha dato riposte a delle rispettive domande tipo chi siamo noi?                   

EMPERISTI: sostenevano che l’esperienza sia necessaria nella formazione delle capacità intellettuali .

RAZIONALISTI: consideravano i principi generali della formazione come innate dell’esperienza esterna .

DAVID HUME: sviluppa la riflessione sulla mente attraverso il concetto “associazione tra idee”, le idee su connettono in base alla somiglianza è alla contiguità ovvero l’essere vicine 

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